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Ferrara è un comune di 131.907 abitanti dell'Emilia Romagna, capoluogo di provincia.
Situata sul Po di Volano, la città ha una struttura urbanistica che risale al XIV secolo, quando fu governata dalla famiglia degli Este: il disegno datole da Biagio Rossetti ne fece la prima città moderna d'Europa, fatto da cui deriva in larga parte il suo riconoscimento come patrimonio mondiale dell'umanità. Inoltre, Ferrara è una delle 4 città italiane (assieme a Bergamo, Lucca e Grosseto), il cui centro storico è rimasto completamente circondato dalle mura che, a loro volta, hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli.
Storia
Il monumento principale è il Castello di San Michele (chiamato così perché la prima pietra è stata messa il 29 settembre, giorno appunto di San Michele), famoso più comunemente come Castello Estense, un edificio in mattoni a pianta quadrata dotato di quattro torri difensive con altane (in senso antiorario da sud-est: Marchesana o Dell'Orologio, Dei Leoni, di S. Caterina, di S. Paolo) e circondato da un fossato colmo d'acqua, posto nel centro cittadino, ed è l'unico castello europeo, con un fossato pieno d'acqua. Fu costruito a partire dal 1385, ad opera dell'architetto Bartolino da Novara e parzialmente restaurato a partire dal 1554. Vicino al castello si incontrano alcuni edifici dell'ex 'Ospedale S. Anna e la celebre Cella dove venne confinato Torquato Tasso nel 1579-1586.
Il Palazzo del Municipio, ricostruito su progetto neogotico nel 1927, fu la prima dimora degli Este.
Vicino ad esso si trova la Cattedrale di San Giorgio (prima cattedrale di Ferrara, poi spostata all'attuale nel centro cittadino), fatta costruire da Guglielmo degli Adelardi (m. 1146) e consacrata nel 1135 quando furono completate la facciata principale e quelle laterali romaniche. Le arcate della parte superiore della facciata sono del XIII secolo.
Gli interni non sono coevi alla costruzione, ma vennero restaurati in stile barocco a all'inizio del secolo XVII, a causa di un disastroso terremoto che nel 1570 distrusse, oltre agli interni della Cattedrale, numerosi edifici della città. A seguito di questo restauro venne chiusa la "Porta dei Mesi", l'imponente ingresso sul fianco sud, le cui decorazioni esterne vennero definitivamente asportate nel 1717; di esse rimangono le "formelle dei mesi", che davano il nome alla porta, e sono conservate all'interno del museo della cattedrale, e gli Ippogrifi stilofori, che reggevano le colonne del portale e sono ora posti al fronte della cattedrale sul lato destro. Allo stesso, anonimo, Maestro dei mesi del Duomo di Ferrara è attribuito anche quel gioiellino che è la lunetta Epifania con il Sogno e l'Adorazione dei Magi sul portale dell'Abbazia di San Mercuriale di Forlì.
Il campanile, in stile rinascimentale venne realizzato nel 1451-1493 e ultimato, nella forma attuale, alla fine del XVI secolo, ma rimasto tuttavia incompleto. Il suo progetto è attribuito a Leon Battista Alberti, ma non è per niente sicura questa attribuzione.
Di fronte alla cattedrale si trova il Palazzo della ragione, costruito in mattoni in stile gotico nel 1315-1326; l'attuale versione deriva da un rifacimento posteriore alla seconda guerra mondiale, a seguito di un incedio che distrusse una parte del palazzo. L'edificio attuale, costruito tra feroci polemiche non rende giustizia alla bellezza del manufatto originale, risultandone una sbiadita copia inserita in un contesto non adatto.
Poco lontano si trova l'attuale sede dell'Università, mentre la sua antica sede, Palazzo Paradiso (1391), ospita oggi la Biblioteca Comunale Ariostea nella quale si trova la più completa raccolta di edizione dell' Orlando Furioso di Ludovico Ariosto ed alcune lettere di Torquato Tasso nonché la Bibbia appartenuta al frate domenicano Girolamo Savonarola.
La casa di Ludovico Ariosto fu costruita dallo scrittore a partire dal 1526 ed in essa morì nel 1533. Ferrara è dal XIII secolo importante centro ebraico e, durante le persecuzioni in seguito alle Leggi razziali emanate nel 1938 dal governo fascista, diviene protagonista delle persecuzioni e di un eccidio ricordati dallo scrittore Giorgio Bassani (Bologna, 1916 - Roma, 2000) nel romanzo
Il giardino dei Finzi-Contini (1962) e in Una Notte del '43 (1956).
Sede universitaria dal 1391, essa vide laurearsi del XVI secolo Niccolò Copernico (1503) e Paracelso. Importante centro umanistico, ospitò alla corte estense i maggiori poeti italiani del Quattrocento e Cinquecento, Matteo Maria Boiardo, Ludovico Ariosto (Reggio Emilia, 1474 - Ferrara, 1533) e Torquato Tasso, nonché i grandi pittori del suo tempo, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Cosmè Tura (1432-1495), Francesco del Cossa (m. 1480) ed Ercole de' Roberti (m. 1496) (la famosa Officina ferrarese), Garofalo, Tiziano, Dosso e Battista Dossi, Scarsellino. Molte opere di questi autori trovano oggi collocazione nella Pinacoteca Nazionale - ospitata nel Palazzo dei Diamanti.
Vicolo ferrarese - Via delle volte; da notare il tipico acciottolatoVanno anche ricordati i Musei civici di arte antica, ospitati nell'elegante Palazzo Schifanoia, fatto costruire nel 1385 da Alberto V d'Este con le importanti raccolte di medaglie antiche, di avori e di ceramiche rinascimentali. All'interno del palazzo, nel Salone dei Mesi, si conserva un ciclo di affreschi del XV secolo, importante espressione artistica di Francesco del Cossa, Ercole de' Roberti e di altri pittori appartenenti alla Officina Ferrarese.
Vi nacquero il frate domenicano Girolamo Savonarola ed il musicista Girolamo Frescobaldi.
La città vanta un'importante raccolta civica di opere dei pittori locali Giovanni Boldini e Filippo de Pisis e una consolidata tradizione di mostre d'arte internazionali di altissimo livello organizzate nel Palazzo dei Diamanti, capolavoro architettonico cinquecentesco di Biagio Rossetti.
Città amata da registi italiani e stranieri, nella quale trovano ambientazione fra l'altro Il giardino dei Finzi-Contini (Vittorio De Sica, 1970), Al di là delle nuvole (Michelangelo Antonioni - Wim Wenders 1995), Il mestiere delle armi (Ermanno Olmi, 2001) e altri. Importanti sono le stagioni di danza, di concerti di musica classica, teatro e lirica prodotti nel settecentesco Teatro Comunale.
Vi si svolge il più antico Palio d'Italia e del mondo si veda: Palio di Ferrara (ultima domenica di maggio). Altre manifestazioni: 1000 Miglia automobilista (maggio), Ferrara Buskers' Festival, (ultima settimana di agosto), Premio Letterario Estense (fine settembre).
Mura di FerraraLa città è oggi un importante centro universitario, polo ospedaliero e una delle città d'arte minori maggiormente visitate d'Italia. La sua cinta muraria rinascimentale di oltre nove chilometri è interamente percorribile in bicicletta e a piedi.
Un particolare interessante di questa città è costituito dal suo legame con il Po, fiume sul quale essa è sorta nel VII secolo.
In città, nel risvolto di Piazza Girolamo Savonarola con Corso Martiri della Libertà è presente il padimetro una specie di idrometro che segna le varie altezze a cui è arrivato il livello del Po nella frazione di Pontelagoscuro durante i più importanti e gravi eventi di piena del fiume.
La città vede nel suo territorio circostante la presenza delle Delizie estensi, residenze estive della famiglia che governò Ferrara.
Territorio
Illustrare Ferrara significa illustrare una città unica tra tutte le città italiane. Senza argini e canali il territorio della provincia, e quello stesso della città, sarebbero in parte preminente coperti dalle acque.
La pianura ferrarese soggiace al livello delle acque del Po, che corre, entro arginature imponenti, a settentrione della città, ma il deflusso delle acque del Po non librererebbe la pianura dal ristagno permanente dei tensioattivi rilasciati, siccome confluendo verso il Po, nel quale non possono immettersi, i fiumi appenninici emiliani ristagnerebbero nella depressione naturale costituita dalla pianura ferrarese.
Se a settentrione della città corre, tra i suoi argini, il Po, a ponente si distendono i comprensori di Burana e della Valle di Santa Martina, naturalmente soggetti alla palude, a levante i due grandi "polesini" di San Giovanni e di San Giorgio, per secoli grandi paludi, a mezzogiorno le pianure in cui il Reno dilagò per secoli irridendo le soluzioni di tutti gli idraulici. Se Ferrara emerge dalle acque, lo deve all'opera di chi la ha governata, che è sempre stato costretto ad essere bonificatore.
Furono grandi bonificatori i duchi d'Este, di cui si ricordano le opere di Borso, di Ercole e di Alfonso, furono bonificatori i pontefici che succedettero loro, tra i quali si ricordano gli interventi di Gregorio XIII, di Clemente VIII di Innocenzo X e di Benedetto XIV . Alcuni dei loro cardinali legati vantano un posto tra i grandi bonificatori della storia d'Italia. Bonificatori debbono essere i tutori attuali del territorio, siccome una serie di fenomeni fisici e geologici congiurano per abbassare il territorio ferrarese sotto il livello del mare, imponendo che gli impianti di bonifica siano sempre più potenti, efficienti e sicuri.
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Wikipedia: "Ferrara". ) |
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